domenica 23 novembre 2008

Scrivere è terapeutico, ma a volte forse è meglio... (1)

Scrivere è terapeutico, dicono, quindi scrivo per stemperare la tristezza e l'arrabbiatura, per mettere in chiaro una cosa e fare una richiesta: 

1 - A me, che sono parte dei "tutti" chiamati in causa dal PdC Berlusconi, non piace essere abbronzato. Il sole non mi dispiace, intendiamoci, abito pure in Italia, però non smanio per un'abbronzatura. Vivo bene comunque, la mia fosforescenza-mozzarella da nordico-polentone non mi mette in imbarazzo, e di certo se dovessi mai andare a farmi un lettino solare non direi alla signorina addetta al lettino: mi faccia come Naomi Campbell, come Barack Obama, come Tiger Woods o qualcun altro. Se entrassi nel  centro abbronzature frequentato da Gasparri o Calderoli, poi, mi verrebbe comunque da evitare l'utilizzo del menù-abbronzature compilato per gli habituer: schivo maghrebino; aida-yespica; bingo-bongo dell'Africa nera raccogli pomodori; venezuelana-belle-chiappe; mulatto-alla-Ronaldinho, marrone-arancio...

2 - Vorrei fare ufficialmente una RICHIESTA ai familiari di Berlusconi però, poiché suppongo che condividano le sue opinioni, mi vedo costretto ad estendere subito l'appello: mi APPELLO alla sua badante che nessuno vede, al dottore che nelle notti di temporale lo ringiovanisce, al suo Smiters, a qualcuno (non certo fra i politici di "sinistra", perché mica ho queste aspettative) tra i menzionati poco sopra o forse tra le personalità non troppo ruffiane dei mezzi di informazione: qualcuno se la sentirebbe finalmente di spiegare (a Bonaiuti e Cicchitto, che lo consigliano, ma anzitutto a Berlusconi...) che fare una battuta sinceramente scherzosa sul colore della pelle è ancora più grave della battuta in sé, proprio perché la battuta, sinceramente e con humour, sottende una visione RAZZISTA delle cose? Qualcuno vorrebbe spiegargli, per permettergli di rispondere a tono ai tanti che lo continuano a osteggiare o decidere una migliore difesa, che il problema non è tanto se sia la battuta ad essere razzista, o se sia stata detta con sincera simpatia; il problema invece è che, essendo stata detta sinceramente e come carineria, sottende un modo di vedere le cose e le persone RAZZISTA, e quindi la persona che l'ha detta potrebbe essere considerata tale.  Se qualcuno mai si assumesse la responsabilità di consigliare il Prensidente del Consiglio, vorrei dare a quest'anima pia anche un esempio preconfezionato da poter usare: se a me non stesse particolarmente simpatico il neoeletto presidente giapponese e dicessi "gli faccio i miei auguri, sperando anche che gli passi l'itterizia", qualcuno penserebbe che abbia fatto dell'ironia o che abbia fatto un'uscita infelice e razzista? 

Faccio la mia RICHIESTA non tanto perché il PdC Berlusconi rappresenta me e qualche altro milione di italiani che pure non vorrebbero essere da lui rappresentati ma che, per forza di democrazia, con le proprie tasse comunque ne pagano lo stipendio per essere rappresentati; lo richiedo perché i vecchi mi fanno naturalmente simpatia, e così mi piacerebbe evitargli (a lui per primo e poi a noi tutti, volenti o nolenti) di fare l'ennesima figura di M.RD.? La si era quasi dimenticata, 'sta questione; dovevamo proprio tornarci? Non sarebbe stato meglio un po' di performante Alzheimer?

Per concludere con humour e carineria, mi sento di dare un CONSIGLIO  ai tanti che non ne possono più: scrivere sarà pure terapeutico, ma a volte forse è meglio fare attenzione quando si viaggia in automobile, non distrarsi, e prendere bene la mira se vi capita l'occasione!




(il numero 1 di "scrivere è terapeutico, ma a volte forse è meglio..." starebbe a inaugurare una serie per la quale, sono sicuro, non mancheranno occasioni.) 

2 commenti:

Anonimo ha detto...

sottoscrivo!

Anonimo ha detto...

io pure. Secondo me, qualcosa oltre che deprimersi e scrivere che si è depressi, bisogna pure farla...