mercoledì 6 maggio 2009

L'evoluzione sentimentale

Si potrebbe parlare di Berlusconi, si potrebbe, sì, perché ieri sera mentre guardavo porta a porta parlavo da sola, quindi qualcosa da dire l’avrei pure, ma no. L’altra mattina mentre facevo colazione e c’era la tv accesa, come al solito, in una trasmissione di quelle tutte uguali delle mattine del fine settimana, ho rivisto Sergio Caputo. Sergio Caputo è stato il mio primo amore tuttointesta. Avrò avuto dieci anni, forse meno; era carino e mi faceva ballare e cantare, quindi era perfetto. Poi, dopo una pausa di qualche anno, è arrivato il mio secondo amore tuttointesta: Chris Cornell. Avrò avuto quindici anni, forse meno; Chris Cornell non necessita di motivazioni, sfido chiunque (uomo, donna o lavandino) a non innamorarsi perdutamente di Chris Cornell a quindici anni. E infine c’è stato l’ultimo mio amore tuttointesta. Dopo poco, perché dei Chris Cornell ci si innamora facilmente, ma, parliamoci chiaro, di un amore che non può durare. Così a diciassette anni o giù di lì è arrivato Nick Cave. A pensarci ora mi sembra un po’ strano, insomma, sicuro se a diciassette anni fossi uscita con Nick Cave mi sarebbe sembrato di uscire con uno zio e gli avrei dato del lei. Però ero una ragazzina noiosa chiusa nella sua stanzetta a leggere libri e ascoltare musica, insomma, ci sta, credo. E basta. I miei amori tuttintesta sono finiti. Ma l’altro giorno, guardando Sergio Caputo, con pochi capelli, grassottello, e l’aria di chi non sa bene cosa stia facendo, ho pensato che se avessi ancora un amore tuttointesta sceglierei di nuovo lui. Lui come è ora. E mi sono preoccupata.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E il cantante degli Eels?
E robbie williams?
Dove li metti?

Fede

carolina ha detto...

erano cotte quelle, sì, erano cotte.